Quanto è faticoso vivere.
Non è la fatica dello zappatore che torna a casa con la schiena spezzata.
E' la fatica di un cuore congelato nella solitudine generata da un lutto precoce.
"Ognuno sta solo sul cuor della terra, trafitto da un raggio di sole. Ed è subito sera".Da bambina non lo capivo proprio quell'essere soli. Che ciascuno fosse solo mi pareva così impossibile.
E invece oggi lo vivo dolorosamente sulla mia pelle.
S O L A
S O L A
SOLA
"Apro gli occhi e vedo quattro enormi lettere sul muro: SOLA" me lo diceva pochi giorni fa L.
suo marito è morto da oltre 15 anni, eppure è quello che lei vive ogni giorno. Era un matrimonio felice il suo: C. era un brav'uomo. Le due metà di una mela. Seconde nozze per lui, vedovo di una moglie che lo aveva iniziato a disprezzare, con un figlio allevato nel culto della pochezza del padre.
Un figlio anaffettivo, dei genitori egoisti, C. alla fine aveva trovato in L. quello che aveva sempre cercato. Ma la vita non fu generosa con lui: gli tolse subito la salute. La sua morte fu un atroce calvario che ha segnato L. per tutto il resto della sua vita.
L. brillante, vivace, colta, piena di amici, ma è sola. Quando chiude quella porta anche lei, come me è tragicamente sola.
Perché il mondo rimane fuori, perché i nostri affetti non sono più al di qua di quella porta.
Perché noi avevamo la nostra famiglia e ci è stata strappata.