No.
Sono ancora qui. Come ci sono ancora le pietre nella tasca. Ma la mano si è un po' abituata alla loro superficie tagliente. Il corpo si inclina sotto il loro peso per bilanciare il passo.
Ho tanti segnali che mi dicono che è giunto il momento del cambiamento, dopo quattro anni. Qualcosa accadrà.
Ha ragione F. quando mi scrive "Viene da pensare che il vero sè si rigenera ritorna alle origini o meglio cerca di farlo passando attraverso esperienze dolorose che mettono in discussione in modo profondo la vita. QUESTA rinascita non poteva venire quando avevamo ancora la ns.metà? "
Esperienze, profonde, coinvolgenti, totali, strazianti come il lutto ci scuoiano vivi, tolgono i filtri, tolgono gli orpelli, e o si muore o si rinasce, diversi. Le sensibilità si acuiscono, il bisogno di cercare si fa strada attraverso i sedimenti del quotidiano.
Ma non è facile, non è per nulla immediato, e spesso è doloroso. Ci fa sentire ancora più soli.
Dove ci porterà questo cammino?
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