Strascicata, nonostante me.
Dagli appartamenti vicini per tutto il giorno sono arrivati i rumori delle vite familiari: conversazioni, telefonate, rumori di stoviglie, voci.
Voci.
Io la voce non la uso quasi mai la domenica. Ho parlato per la prima volta in tutta la giornata poco fa al telefono. Comunicazione di servizio.
I rumori delle vite degli altri a volte mi fanno tenerezza, quasi spettatrice di un film fatto di soli suoni.
"Hanno finito i lavori?"[ Difficile far capire che non si ha più voglia di nulla. Non possono capirlo.]
"Non lo so, non sono ancora partita"
"Perché?"
"Non ne avevo voglia"
I rumori delle vite degli altri a volte mi fanno tenerezza, quasi spettatrice di un film fatto di soli suoni.
Altre volte, le più volte, invece mi strappano l'anima dall'invidia per quello che a noi, a me e a Pablo è stato tolto troppo presto.
Ha incominciato a piovere, i suoni delle vite si perdono nello scroscio del temporale.
E' come se tutto quello che ho dentro fosse esploso in questo temporale. Il tuono sordo, lo scroscio violento dell'acqua. Venuto fuori, ma solo per un attimo, poi sarà rintuzzato nella mia gola, dove lo potrò udire io sola.
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