Lo ero anche io, fino a quando la mia vita non si è disintegrata in quella telefonata dall'altro capo del mondo che mi diceva che eri morto.
Non ce la faccio più nemmeno a vedere la felicità degli altri raccontata in un film.
Seduta sul divano, congelata dalla tua assenza, dalla tua mancanza.
Stasera avrei dovuto assistere allo spettacolo degli altri che si fanno gli auguri a mezzanotte. Io spettatrice, in secondo piano, in attesa del mio turno, perché non non ho più te al mio fianco. Tu attento, premuroso. Era facile girarsi l'uno versa l'altra. Il tuo gesto, è qui presente, ma impalpabile, il tuo chinarti verso di me per baciarmi.Non c'è più. Stasera non mi bacerai, non stapperai lo spumante per noi due.
Non serve alzare il termostato. Il gelo ce l'ho dentro.
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