Non leggete questo blog

Non leggete quello che scrivo se non siete disposti ad accettare che il dolore esiste, che il dolore è qui e che rischia di sfiorarvi e forse di travolgervi.

Non leggetelo se non siete disposti a tacere.
Non ditemi mai "non DEVI fare così, non DEVI dire questo" .
Che ne sapete voi di quello che ho dentro? Che ne sapete voi di cosa vuol dire doversi alzare dal letto ogni mattina per affrontare il vuoto, il lutto, la mancanza irrimediabile?

Non leggetelo se siete convinti che la vita sia solo rose e fiori e non volete vedere il nero.

Non leggetelo se volete solo distrarvi.

Non leggete le mie parole se pensate di dirmi "la vita va avanti, devi vivere per te".

Qui vi troverete sbattuto in faccia il dolore soffocante, quello che impedisce di respirare.
Qui vi troverete sbattuto in faccia il desiderio impellente, disperato, di morire per smettere di soffrire.
Qui vi troverete sbattuto in faccia il lutto cupo, devastante. Quello che impedisce di indossare i colori, non perché sia una convenzione sociale, ma perché il corpo li respinge, perchè il corpo può accettare solo il nero, il grigio e il bianco.

Qui vi troverete sbattuta in faccia tutta la mia rabbia per l'ingiustizia di questa morte. Per quello che non gli è stato concesso. Per quello che ci è stato tolto.

Non leggetemi se non siete disposti alla pietas, al cordoglio. Quelli veri.

Tutto questo che avete appena letto l'ho scritto nei primi anni del lutto, quando c'erano solo sofferenza, mancanza, rabbia. Adesso, attraverso un complesso e articolato percorso di elaborazione, di maturazione e di crescita personale, il manifesto è da aggiornare: Non leggete se credete che chi è morto è sparito o non esiste più , non leggete se pensate che chi amate vi abbia abbandonato, non leggete se non siete capaci di aprire la mente anche a ciò che non conoscete. Non leggete se non volete vivere pienamente la vostra nuova vita, quella dopo il lutto.
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domenica 26 aprile 2015

nuovi compagni

Ieri ho saputo che B. ha un nuovo compagno.
Suo marito, il suo adorato marito L. è morto da 8 mesi.
Faccio sempre tanta fatica a capire, ma rispetto chi non ce la fa ad andare avanti da sola/o, chi ha bisogno di avere qualcuno accanto  per riuscire ad andare avanti.
Le sue figlie non lo vogliono accettare, non riescono a capire.
E questo è egoismo.
E' ovvio che fa male vedere un altro uomo accanto alla propria mamma, un altro uomo nel ruolo che era sempre stato del proprio padre.
E' ovvio, è naturale ed è comprensibile.
Ma se si è adulte, se si ha la propria vita e si ha il proprio compagno con cui si fanno progetti per il futuro, allora è necessario fare un passo indietro, lasciare che la propria mamma che è stata devastata dal dolore, possa percorrere il proprio cammino senza da lei pretendere nulla.
Auguri B., che il dolore possa esserti almeno un poco alleviato da questa persona che ti camminerà a fianco. La mancanza di L. rimarrà dentro di te per sempre, come rimarranno i ricordi dei vostri momenti felici e quelli della lotta contro la malattia.
Auguri B., un poco ti invidio, non perché tu abbia un compagno, ma per la voglia che hai potuto trovare dentro di te, la voglia di continuare a camminare sul sentiero di questa vita costruendo ancora qualcosa per te stessa.
Auguri cara, con tutto il cuore.

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