Smettere di vivere è questo il mio più grande desiderio. E se non c'è respiro non ci può essere vita. Forse è per questo che il mio diaframma si è trasformato in una pietra.
Passa solo un filo di fiato, impercettibile. Vorrei che il mio cuore cedesse, uno schianto, uno scoppio nel petto che finalmente azzererebbero tutto questo dolore. Uno schianto nel cuore, come è successo a te, amore mio morto.
Questa seconda estate senza di te è ancora peggio della prima, quando ero istupidita dal dolore, dalla repentinità con cui tutto era accaduto.
Adesso non ho neppure più la via di fuga del sonno, adesso sono insonne, lucidamente cosciente di questo squarcio che si è aperto nella mia carne, nella mia anima. Di questo vuoto.
Perché Dio è così feroce? Perché non è immensamente buono, come recitavamo a catechismo? Se fosse immensamente buono accoglierebbe il mio grido di dolore e mi farebbe scoppiare il cuore, mi farebbe andare di là, da Pablo, finalmente non più sola.
Nessun commento:
Posta un commento
i commenti sono moderati.
I commenti verranno letti solo da me, se necessario vi risponderò per email, per cui, se volete entrare in contatto con me è indispensabile inserire il vostro indirizzo email. Difficilmente vi risponderò su questo blog.
Qualche commento potrei anche decidere di pubblicarlo, se volete che rimanga privato segnalatemelo.
Evitate di scrivermi stupidaggini, non sono in vena di accoglierle.