Tante altre volte sei partito, ti accompagnavo all'aeroporto senza commozione, semmai eri tu quello triste di partire, triste perché solo, perché non partivo insieme a te. Davo sempre per scontato che saresti tornato, che tutto sarebbe sempre andato bene.
Come eri allegro, pieno di gioia, quella unica volta che ci imbarcammo insieme. Eri malato, malatissimo,ma io ero con te e tu riuscivi a gioire ad essere allegro, trainante, non ostante la terribile prospettiva di vivere attaccato a una macchina. Tu in quei momenti riuscivi a vivere pienamente il presente, senza pensare al futuro, senza pensare al passato. Eri un uomo fuori dal comune, ed eri mio. Eri unico, ed eri mio. Eri bellissimo, giovane, eri una gran bella testa, eri generoso, eri buono, ed eri mio.
Partivi, eri lontano, ma riuscivi sempre a esserci per me. Ore e ore con skype, le telefonate dal tuo ufficio, così avevo ribattezzato l Zoo dove poi avevo anche io mangiato insieme con te, e dove dopo non sono più riuscita ad entrare da sola, senza di te.
Non ho il coraggio di aprire di là il tuo cassetto, ma anche senza aprirlo sto male, fisicamente male, le tue ciabatte ti aspettano sotto il comodino, non ho il coraggio di toglierle, i tuoi sandali sono vuoti da due estati, li guardo e li rivedo abitati gioiosamente dai tuoi piedoni.
"Piedoni Ciccioni" "Piedini Ciccini" tutte le stupidaggini che esistevano e che non potranno mai più esistere.
Eri così contento quando eravamo partiti insieme quel Natale. Perché non mi hai fatto partire con te anche in questo ultimo irrevocabile viaggio?
Perché aspetti tanto a venirmi a prendere? Non avete pietà per me lassù?
Il gatto mi aspetta sdraiato sulle pietre.
Gattito. Appiccicoso, affettuoso, reclama attenzione, calore umano. Lo guardo e gli chiedo " ti ha mandato Pablo al suo posto?" Ti ha detto Pablo di starmi così appiccicato?" Un chilo e mezzo di gatto non come può pensare di consolare la mancanza di tutti i tuoi chili, dei tuoi occhi azzurri, dei tuo capelli folti ?
Guardo e riguardo le tue foto, le conosco a memoria, ma è l'unica cosa che mi rimane di te. Foto, filmati, messaggi vocali. Li guardo nel silenzio assordante devastante della tua assenza.
Voglio morire anche io, amore mio non ce la faccio più senza di te.
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Evitate di scrivermi stupidaggini, non sono in vena di accoglierle.