Ho visto persone che erano precise, ordinatissime nell'archiviare i documenti di casa, trasformarsi radicalmente.
Si creano pile, mucchi, le cose si accumulano. Credo che sia il riflesso esterno del caos che ha invaso l'anima.
Non è cattiva volontà, non è pigrizia, non è ignavia. Non si è più capaci. Anche se si vorrebbe tanto non farlo è impossibile.
Chi sta accanto a una persona che ha subito un lutto devastante e vede tutto questo disordine o addirittura lo subisce, alla fine si irrita.
Si irrita perché non riesce a capire che è una conseguenza del lutto.
Non buttare tutto lì come va , va!
Metti in ordine!
Riunisci i documenti! ...
Non è pigrizia, non è malavoglia, non si riesce ad agire diversamente, e si sta male.
E chi non capisce la nostra impossibilità ci ferisce.
Io stessa posso capire solo oggi quello che prima non avevo capito. Non potevo capirlo per il semplice motivo che non ne avevo esperienza diretta. E nessuno me lo aveva spiegato.
Non pigrizia, è letterale impossibilità di agire diversamente.
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